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Sontuoso Kriechmayr, ottimo Paris quarto nella tormenta di Beaver. Dominik: “Bilancio positivo”

Prova sontuosa di Vincent Kriechmayr sul difficile tracciato del superG di Beaver Creek, battuto dal vento e con tratti di scarsa visibilità per alcuni atleti. L’esperto campione austriaco ha saputo però interpretare la situazione nel migliore dei modi, chiudendo con il tempo di 1’06″77, staccando ogni avversario. Parzialmente alla sua altezza il norvegese Fredrik Moeller, che ha lasciato quasi 7 decimi nella prima parte, caratterizzato da curve molto strette sul muro, ma poi ha sciato al livello dell’austriaco, chiudendo al secondo posto a 56 centesimi.
Un altro austriaco al terzo posto, Raphael Haaser a 1″03.
Dominik Paris ha fatto una gara analoga a quella di Moeller, con qualche difficoltà nel primo tratto, dove ha lasciato 88 centesimi a Kriechmayr, poi però l’azzurro della Val d’Ultimo è stato molto veloce, come aveva già dimostrato di essere nella discesa di giovedì e nel superG di Copper, contenendo il distacco in 1″15, che gli vale il quarto posto.
“Oggi era una guerra nella prima parte – ha detto Paris -, però arrivare in fondo con un quarto posto è ottimo, di solito faccio più fatica nelle parti tecniche. Avrei potuto limare quei pochi centesimi che mi separano dal podio E’ un ottimo risultato. Il bilancio delle prime gare è positivo, ho dimostrato di essere veloce e adesso bisogna proseguire”.
Non perfetto oggi Marco Odermatt, che si deve accontentare del quinto posto a 1″23 dal vincitore.
Buona gara per Giovanni Franzoni, partito con il pettorale numero 2, che accusa al traguardo 1″50 di ritardo. Anche per Franzoni problemi nella prima parte, ma poi una gara di livello che lo porta al decimo posto finale.
“A me piacciono le gare difficili – ha detto Franzoni -, ma ho preso troppo distacco nella parte alta. Oggi ho provato a scendere per cercare il podio, non volevo guardare tutti dal basso. Non è andata, ed è un peccato, ma so di avere le potenzialità per fare meglio”.
Gugu Bosca appare ancora in perfette condizioni fisiche, nonostante l’ottimo ottavo posto ottenuto a Copper. Oggi il piemontese paga dazio e chiude con 2″57 di svantaggio: risultato comunque da incamerare verso il pieno recupero dopo l’infortunio di un anno fa, proprio a Beaver.
Caduta per l’elvetico Franjo Von Allmen, fortunatamente senza apparenti conseguenze a parte la botta alla mano. Poi uno stop, sia per sistemare le reti, sia per la neve che comincia a scendere copiosa. Scende Mattia Casse, dopo la pausa, ma non riesce a domare la pista e incassa 2″77 di ritardo. Christof Innerhofer chiude con 2″94 di ritardo.
“Oggi ho fatto freeride – ha detto Casse -, c’era molta neve in pista, forse un po’ eccessivo. In America io faccio sempre abbastanza fatica. Fisicamente sto bene, e non vedo l’ora di tornare in Europa. Sarà un’altra storia”.
Gran prova di River Radamus, dopo le numerose pause: l’americano scia all’attacco e chiude 12/o. E’ l’ultimo sussulto. Poi un’altra pausa e infine la decisione di interrompere la gara con la discesa del numero 31 Loic Meillard. Essendo scesi i top trenta, la gara è da ritenersi valida.
L’appuntamento con le gare maschili è per domenica, con il gigante, con 1a manche alle 18 (italiane) e la seconda alle 21.

Sontuoso Kriechmayr, ottimo Paris quarto nella tormenta di Beaver. Dominik: “Bilancio positivo”
Prova sontuosa di Vincent Kriechmayr sul difficile tracciato del superG di Beaver Creek, battuto dal vento e con tratti di scarsa visibilità per alcuni atleti. L’esperto campione austriaco ha saputo però interpretare la situazione nel migliore dei modi, chiudendo con il tempo di 1’06″77, staccando ogni avversario. Parzialmente alla sua altezza il norvegese Fredrik Moeller, che ha lasciato quasi 7 decimi nella prima parte, caratterizzato da curve molto strette sul muro, ma poi ha sciato al livello dell’austriaco, chiudendo al secondo posto a 56 centesimi.
Un altro austriaco al terzo posto, Raphael Haaser a 1″03.
Dominik Paris ha fatto una gara analoga a quella di Moeller, con qualche difficoltà nel primo tratto, dove ha lasciato 88 centesimi a Kriechmayr, poi però l’azzurro della Val d’Ultimo è stato molto veloce, come aveva già dimostrato di essere nella discesa di giovedì e nel superG di Copper, contenendo il distacco in 1″15, che gli vale il quarto posto.
“Oggi era una guerra nella prima parte – ha detto Paris -, però arrivare in fondo con un quarto posto è ottimo, di solito faccio più fatica nelle parti tecniche. Avrei potuto limare quei pochi centesimi che mi separano dal podio E’ un ottimo risultato. Il bilancio delle prime gare è positivo, ho dimostrato di essere veloce e adesso bisogna proseguire”.
Non perfetto oggi Marco Odermatt, che si deve accontentare del quinto posto a 1″23 dal vincitore.
Buona gara per Giovanni Franzoni, partito con il pettorale numero 2, che accusa al traguardo 1″50 di ritardo. Anche per Franzoni problemi nella prima parte, ma poi una gara di livello che lo porta al decimo posto finale.
“A me piacciono le gare difficili – ha detto Franzoni -, ma ho preso troppo distacco nella parte alta. Oggi ho provato a scendere per cercare il podio, non volevo guardare tutti dal basso. Non è andata, ed è un peccato, ma so di avere le potenzialità per fare meglio”.
Gugu Bosca appare ancora in perfette condizioni fisiche, nonostante l’ottimo ottavo posto ottenuto a Copper. Oggi il piemontese paga dazio e chiude con 2″57 di svantaggio: risultato comunque da incamerare verso il pieno recupero dopo l’infortunio di un anno fa, proprio a Beaver.
Caduta per l’elvetico Franjo Von Allmen, fortunatamente senza apparenti conseguenze a parte la botta alla mano. Poi uno stop, sia per sistemare le reti, sia per la neve che comincia a scendere copiosa. Scende Mattia Casse, dopo la pausa, ma non riesce a domare la pista e incassa 2″77 di ritardo. Christof Innerhofer chiude con 2″94 di ritardo.
“Oggi ho fatto freeride – ha detto Casse -, c’era molta neve in pista, forse un po’ eccessivo. In America io faccio sempre abbastanza fatica. Fisicamente sto bene, e non vedo l’ora di tornare in Europa. Sarà un’altra storia”.
Gran prova di River Radamus, dopo le numerose pause: l’americano scia all’attacco e chiude 12/o. E’ l’ultimo sussulto. Poi un’altra pausa e infine la decisione di interrompere la gara con la discesa del numero 31 Loic Meillard. Essendo scesi i top trenta, la gara è da ritenersi valida.
L’appuntamento con le gare maschili è per domenica, con il gigante, con 1a manche alle 18 (italiane) e la seconda alle 21.










