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LAKE PLACID 1932. I GIOCHI VARCANO L’OCEANO

Per l’edizione del 1932 vennero prescelti gli States, e così i Giochi attraversarono per la prima volta l’Oceano. Quelli invernali si disputarono a Lake Placid, nello stato di New York, a quote piuttosto basse. Ovviamente, ci furono proteste da parte soprattutto degli atleti del Nord Europa per la distanza. Ma lo spirito olimpico doveva abbracciare tutto il mondo e, non si poteva prescindere dagli Usa.
Per quanto riguarda l’Italia, sarà un’altra Olimpiade senza medaglie, ma bisogna ricordare che lo sci alpino non era ancora entrato nel programma e, la più forte atleta del periodo, l’altoatesina Paula Wiesinger, proprio il giorno dell’apertura dei Giochi, vinse la medaglia d’oro nella discesa ai Campionati Mondiali organizzati dalla FIS a Cortina d’Ampezzo.
Dal programma sparì lo skeleton, che tornerà olimpico solo nel 1948 e, in più, furono cambiati i regolamenti nel pattinaggio di velocità, dove fu introdotta la partenza in linea e non in corsia. Il cambio di regolamento fu duramente contestato dal fuoriclasse Thunberg, già medagliato nelle due precedenti edizioni, che si rifiutò di partire.
Gli italiani si presentarono alla cerimonia d’apertura con un maglione azzurro, bordato di bianco, rosso e verde e con pantaloni alla zuava blu. Il capospedizione era il piemontese Guido Alberto Rivetti, mentre il portabandiera fu il fondista Erminio Sertorelli, che fu anche il migliore dei nostri nel nordico con il 12° posto nella 50 km. Grande protagonista nel bob fu il conte Theo Rossi di Montelera, nome noto agli appassionati sportivi, visto che il nobile era anche pilota di automobilismo, di motonautica e di aeronautica. Montelera fu quinto e sesto, rispettivamente nel Due e nel Quattro, che si disputarono su una pista estremamente ghiacciata.
Il norvegese Birger Ruud impressionò il pubblico stravincendo la gara di salto e divenendo il beniamino del pubblico americano. Pubblico che però non si dimostrò molto interessato alle gare, che si svolgevano per lo più senza tifosi. Anche nell’hockey, sport nazionale negli Usa, una scarsa cornice di paganti assistette alla sconfitta degli Usa per merito del Canada, che si aggiudicò la medaglia d’oro.
Foto @ Wikipedia

LAKE PLACID 1932. I GIOCHI VARCANO L’OCEANO
Per l’edizione del 1932 vennero prescelti gli States, e così i Giochi attraversarono per la prima volta l’Oceano. Quelli invernali si disputarono a Lake Placid, nello stato di New York, a quote piuttosto basse. Ovviamente, ci furono proteste da parte soprattutto degli atleti del Nord Europa per la distanza. Ma lo spirito olimpico doveva abbracciare tutto il mondo e, non si poteva prescindere dagli Usa.
Per quanto riguarda l’Italia, sarà un’altra Olimpiade senza medaglie, ma bisogna ricordare che lo sci alpino non era ancora entrato nel programma e, la più forte atleta del periodo, l’altoatesina Paula Wiesinger, proprio il giorno dell’apertura dei Giochi, vinse la medaglia d’oro nella discesa ai Campionati Mondiali organizzati dalla FIS a Cortina d’Ampezzo.
Dal programma sparì lo skeleton, che tornerà olimpico solo nel 1948 e, in più, furono cambiati i regolamenti nel pattinaggio di velocità, dove fu introdotta la partenza in linea e non in corsia. Il cambio di regolamento fu duramente contestato dal fuoriclasse Thunberg, già medagliato nelle due precedenti edizioni, che si rifiutò di partire.
Gli italiani si presentarono alla cerimonia d’apertura con un maglione azzurro, bordato di bianco, rosso e verde e con pantaloni alla zuava blu. Il capospedizione era il piemontese Guido Alberto Rivetti, mentre il portabandiera fu il fondista Erminio Sertorelli, che fu anche il migliore dei nostri nel nordico con il 12° posto nella 50 km. Grande protagonista nel bob fu il conte Theo Rossi di Montelera, nome noto agli appassionati sportivi, visto che il nobile era anche pilota di automobilismo, di motonautica e di aeronautica. Montelera fu quinto e sesto, rispettivamente nel Due e nel Quattro, che si disputarono su una pista estremamente ghiacciata.
Il norvegese Birger Ruud impressionò il pubblico stravincendo la gara di salto e divenendo il beniamino del pubblico americano. Pubblico che però non si dimostrò molto interessato alle gare, che si svolgevano per lo più senza tifosi. Anche nell’hockey, sport nazionale negli Usa, una scarsa cornice di paganti assistette alla sconfitta degli Usa per merito del Canada, che si aggiudicò la medaglia d’oro.
Foto @ Wikipedia