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A Rovereto per parlare di Olimpiadi e ragionare sulle responsabilità nello sci agonistico

Sala piena all’Auditorium Melotti di Rovereto per l’iniziativa in chiave olimpica organizzata dall’UNVS di Rovereto in collaborazione con varie associazioni locali e con l’associazione giornalisti olimpici del Trentino Alto Adige.
Ospiti d’onore i presidenti delle due federazioni che comporranno il programma olimpico dei Giochi di Milano-Cortina 2026, Flavio Roda (Fisi) e Andrea Gios (FISG), con i direttori tecnici dello sci alpino femminile Gianluca Rulfi e del curling Marco Mariani.
Ad aprire i lavori Elio Grigoletto che ha ceduto la parola a Diego Decarli, Franco Bragagna ed Elmar Pichler Rolle per la Moderazione dell’incontro.
“La Fisi lavora da anni per quest’Olimpiade – ha detto Roda – e ritengo che potrà essere un successo sportivo visto che le gare si svolgono in strutture già abituate ad ospitare manifestazioni sportive di alto livello. Rimane il fatto che si deve già pensare al dopo Olimpiadi, a come proseguire nell’attività, in modo speciale per quella dei più giovani che saranno i campioni di domani”.
“Il sogno è quello di fare medaglia in ogni sport, per dimostrare quanto sia cresciuta la qualità dei nostri atleti – ha aggiunto Gios -. Il guaio per noi è che le strutture sono troppo poche, e ciò complica la preparazione degli atleti ed impedisce una grossa crescita della base”.
Interessanti gli interventi di vari ospiti, da Lara Naki Gutmann, a Ippolito Sanfratello, che hanno saputo trasferire, con il racconto della loro esperienza i confini, elevati, del sogno olimpico.
Rulfi ha aggiornato il pubblico sul recupero di Federica Brignone. La campionessa valdostana migliora, ma certo sarà la stagione di gare a far capire se potrà essere competitiva al massimo livello oppure no.
In chiusura di mattinata, Federico Schena, ha illustrato il lavoro scientifico del Cerism in collaborazione con la Federazione Sport Invernali per migliorare le performances sportive.
Il pomeriggio è stato invece dedicato al convegno organizzato dall’associazione roveretana per la giustizia in materia di sci agonistico e responsabilità. Di pregio gli interventi del prof. Riccardo Campione sulla responsabilità civile, del prof. Jacopo Tognon sul TAS di Losanna, della dott. Giulia Rossi sulla responsabilità penale e della prof. Kolis Summerer sempre in materia di responsabilità penale. Le conclusioni sono state tratte dall’avv. Enrico Ballardini.

A Rovereto per parlare di Olimpiadi e ragionare sulle responsabilità nello sci agonistico
Sala piena all’Auditorium Melotti di Rovereto per l’iniziativa in chiave olimpica organizzata dall’UNVS di Rovereto in collaborazione con varie associazioni locali e con l’associazione giornalisti olimpici del Trentino Alto Adige.
Ospiti d’onore i presidenti delle due federazioni che comporranno il programma olimpico dei Giochi di Milano-Cortina 2026, Flavio Roda (Fisi) e Andrea Gios (FISG), con i direttori tecnici dello sci alpino femminile Gianluca Rulfi e del curling Marco Mariani.
Ad aprire i lavori Elio Grigoletto che ha ceduto la parola a Diego Decarli, Franco Bragagna ed Elmar Pichler Rolle per la Moderazione dell’incontro.
“La Fisi lavora da anni per quest’Olimpiade – ha detto Roda – e ritengo che potrà essere un successo sportivo visto che le gare si svolgono in strutture già abituate ad ospitare manifestazioni sportive di alto livello. Rimane il fatto che si deve già pensare al dopo Olimpiadi, a come proseguire nell’attività, in modo speciale per quella dei più giovani che saranno i campioni di domani”.
“Il sogno è quello di fare medaglia in ogni sport, per dimostrare quanto sia cresciuta la qualità dei nostri atleti – ha aggiunto Gios -. Il guaio per noi è che le strutture sono troppo poche, e ciò complica la preparazione degli atleti ed impedisce una grossa crescita della base”.
Interessanti gli interventi di vari ospiti, da Lara Naki Gutmann, a Ippolito Sanfratello, che hanno saputo trasferire, con il racconto della loro esperienza i confini, elevati, del sogno olimpico.
Rulfi ha aggiornato il pubblico sul recupero di Federica Brignone. La campionessa valdostana migliora, ma certo sarà la stagione di gare a far capire se potrà essere competitiva al massimo livello oppure no.
In chiusura di mattinata, Federico Schena, ha illustrato il lavoro scientifico del Cerism in collaborazione con la Federazione Sport Invernali per migliorare le performances sportive.
Il pomeriggio è stato invece dedicato al convegno organizzato dall’associazione roveretana per la giustizia in materia di sci agonistico e responsabilità. Di pregio gli interventi del prof. Riccardo Campione sulla responsabilità civile, del prof. Jacopo Tognon sul TAS di Losanna, della dott. Giulia Rossi sulla responsabilità penale e della prof. Kolis Summerer sempre in materia di responsabilità penale. Le conclusioni sono state tratte dall’avv. Enrico Ballardini.