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Parola ai trionfatori di Mylin: Bormolini: “Non poteva esserci inizio migliore”. Dalmasso: “Da ripetere già domani”

La Coppa del Mondo del parallelo si apre sulle note dell’Inno di Mameli, cantato per due volte sul podio da tutto lo staff azzurro, per celebrare a dovere i trionfi nel gigante d’apertura di Mylin di Maurizio Bormolini e Lucia Dalmasso e gli ulteriori podi di Elisa Caffont, seconda, e Aaron March, terzo, al termine della small final contro Mirko Felicetti.
Quattro azzurri sul podio in un colpo solo per lanciare al meglio la stagione olimpica del team diretto da Cesare Pisoni.
Per Maurizio Bormolini si tratta dell’ottava vittoria nel massimo circuito, la quarta in gigante: “Sono molto motivato, voglio dedicare questa vittoria a mia sorella, lei sa perchè ed è sufficiente questo. E’ sempre pazzesco duellare con Karl, lui spinge sempre oltre i limiti ed è una sfida continua. Non poteva esserci inizio migliore: sono contentissimo e speriamo di continuare così”.
Terza presenza sul gradino più alto del podio in gare individuali invece per Lucia Dalmasso: “Sono contenta della gara di oggi, è state abbastanza combattuta, specie in finale. Con Elisa è stato come ritrovarci in allenamento, una sensazione davvero piacevole. Ora testa subito alla sfida di domani, sperando di ripetermi”.
Campionessa iridata a squadre a St.Moritz pochi mesi fa in coppia con Bormolini, Elisa Caffont non aveva mai affrontato una big final in Coppa del Mondo: “Mi sono trovata subito bene con la neve e sono contenta di questa prima giornata. La finale con Lucia è stato bello, ma soprattutto è l’ulteriore conferma che siamo una squadra davvero formidabile, sia noi che i maschi. Ed ora avanti così”.
Aaron March vede salire a quota 21 il bottino di podi individuali in carriera: “Gara tosta, oggi, veramente. Dall’inizio alla fine: era necessario stare bene sulla tavola in ogni momento, soprattutto in finale. Sono veramente di iniziare con un terzo posto. Ho dovuto sfidare prima Bormolini e poi Felicetti: con Maurizio non è stato facile, con Mirko sono riuscito a recuperare e a conquistare questo importante terzo posto. Adesso si va avanti con tanta motivazione”.

Parola ai trionfatori di Mylin: Bormolini: “Non poteva esserci inizio migliore”. Dalmasso: “Da ripetere già domani”
La Coppa del Mondo del parallelo si apre sulle note dell’Inno di Mameli, cantato per due volte sul podio da tutto lo staff azzurro, per celebrare a dovere i trionfi nel gigante d’apertura di Mylin di Maurizio Bormolini e Lucia Dalmasso e gli ulteriori podi di Elisa Caffont, seconda, e Aaron March, terzo, al termine della small final contro Mirko Felicetti.
Quattro azzurri sul podio in un colpo solo per lanciare al meglio la stagione olimpica del team diretto da Cesare Pisoni.
Per Maurizio Bormolini si tratta dell’ottava vittoria nel massimo circuito, la quarta in gigante: “Sono molto motivato, voglio dedicare questa vittoria a mia sorella, lei sa perchè ed è sufficiente questo. E’ sempre pazzesco duellare con Karl, lui spinge sempre oltre i limiti ed è una sfida continua. Non poteva esserci inizio migliore: sono contentissimo e speriamo di continuare così”.
Terza presenza sul gradino più alto del podio in gare individuali invece per Lucia Dalmasso: “Sono contenta della gara di oggi, è state abbastanza combattuta, specie in finale. Con Elisa è stato come ritrovarci in allenamento, una sensazione davvero piacevole. Ora testa subito alla sfida di domani, sperando di ripetermi”.
Campionessa iridata a squadre a St.Moritz pochi mesi fa in coppia con Bormolini, Elisa Caffont non aveva mai affrontato una big final in Coppa del Mondo: “Mi sono trovata subito bene con la neve e sono contenta di questa prima giornata. La finale con Lucia è stato bello, ma soprattutto è l’ulteriore conferma che siamo una squadra davvero formidabile, sia noi che i maschi. Ed ora avanti così”.
Aaron March vede salire a quota 21 il bottino di podi individuali in carriera: “Gara tosta, oggi, veramente. Dall’inizio alla fine: era necessario stare bene sulla tavola in ogni momento, soprattutto in finale. Sono veramente di iniziare con un terzo posto. Ho dovuto sfidare prima Bormolini e poi Felicetti: con Maurizio non è stato facile, con Mirko sono riuscito a recuperare e a conquistare questo importante terzo posto. Adesso si va avanti con tanta motivazione”.










