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Franzoni: “Ti porterò con me”. Casse: “Eri felice come un bambino”. Alliod: “Condividevamo i sogni”. I tanti pensieri per Matteo

Emozionano i pensieri ed i ricordi dei compagni di squadra di Matteo Franzoso, scomparso lunedì in Cile. Giovanni Franzoni, compagno di stanza di Matteo, ricorda i momenti sorridenti del debutto in Coppa del mondo vissuto insieme al pimontese di origine genovese, fino all’ultima gara, al termine della passata stagione. “Sappi che d’ora in poi porterò la tua vitalità sempre con me – scrive Franzoni – e sarò sempre grato per le piccole cose quotidiane che ognuno di noi vive… ogni mia curva sarà anche tua, scieremo insieme ogni gara e ogni allenamento portando avanti quel sogno che abbiamo sempre condiviso…” “C’è chi pensa che sia uno sport ingiusto e crudele, io penso che è stato ciò che ci ha fatto conoscere e diventare amici e questo per me è ciò che conta di più, i legami e i ricordi che ho di noi due”. Passione per lo sport che accomuna tutti gli atleti azzurri, e che legherà per sempre i due giovani velocisti.
Anche Mattia Casse ha un pensiero per il compagno di squadra, ricordando il giorno del suo podio a Wengen. “Sei stato il primo ad abbracciami e a dirmi bravo – ricorda Mattia -, mi hai alzato come se fossi una piuma ed eri felice come un bambino…” A riconoscere il carattere di Matteo, sorridente ed entusiasta.
Benjamin Alliod, altro compagno di stanza scrive: “Oltre ad essere un compagno di squadra sei stato un grande amico, che condivideva la mia stessa passione e gli stessi sogni. Molto spesso ci chiedevamo “Ma perché non facciamo slalom? Siamo più forti che in velocità”. Non sai quanto darei perché fosse stato così”.
Pietro Canzio è un ex atleta, ma è stato in squadra con Matteo. “Probabilmente per me è impossibile spiegare cosa vuol dire essere compagni di squadra, fratelli – scrive Canzio -. La cosa certa è che il legame che creiamo uno con altro è qualcosa di enorme. Il trionfo di uno lo si sente proprio come se facesse un po’ parte di te, ma quando si parla di dolore lo si riceve tutti insieme e si soffre uno affianco all’altro senza sconti di alcun tipo.
Matteino ti voglio bene te ne vorrò sempre!”
Ma anche che non si esprime con un post, ha pensieri per il l’amico e per la sua famiglia. E sono decine di migliaia le condoglianze ricevute dalla Federazione, da appassionati, da campioni come Lindsey Vonn, Alexander Kilde e tantissimi altri, e da moltissime Federazioni nel mondo.
A tutti va il ringraziamento della Federazione Italiana Sport Invernali.

Franzoni: “Ti porterò con me”. Casse: “Eri felice come un bambino”. Alliod: “Condividevamo i sogni”. I tanti pensieri per Matteo
Emozionano i pensieri ed i ricordi dei compagni di squadra di Matteo Franzoso, scomparso lunedì in Cile. Giovanni Franzoni, compagno di stanza di Matteo, ricorda i momenti sorridenti del debutto in Coppa del mondo vissuto insieme al pimontese di origine genovese, fino all’ultima gara, al termine della passata stagione. “Sappi che d’ora in poi porterò la tua vitalità sempre con me – scrive Franzoni – e sarò sempre grato per le piccole cose quotidiane che ognuno di noi vive… ogni mia curva sarà anche tua, scieremo insieme ogni gara e ogni allenamento portando avanti quel sogno che abbiamo sempre condiviso…” “C’è chi pensa che sia uno sport ingiusto e crudele, io penso che è stato ciò che ci ha fatto conoscere e diventare amici e questo per me è ciò che conta di più, i legami e i ricordi che ho di noi due”. Passione per lo sport che accomuna tutti gli atleti azzurri, e che legherà per sempre i due giovani velocisti.
Anche Mattia Casse ha un pensiero per il compagno di squadra, ricordando il giorno del suo podio a Wengen. “Sei stato il primo ad abbracciami e a dirmi bravo – ricorda Mattia -, mi hai alzato come se fossi una piuma ed eri felice come un bambino…” A riconoscere il carattere di Matteo, sorridente ed entusiasta.
Benjamin Alliod, altro compagno di stanza scrive: “Oltre ad essere un compagno di squadra sei stato un grande amico, che condivideva la mia stessa passione e gli stessi sogni. Molto spesso ci chiedevamo “Ma perché non facciamo slalom? Siamo più forti che in velocità”. Non sai quanto darei perché fosse stato così”.
Pietro Canzio è un ex atleta, ma è stato in squadra con Matteo. “Probabilmente per me è impossibile spiegare cosa vuol dire essere compagni di squadra, fratelli – scrive Canzio -. La cosa certa è che il legame che creiamo uno con altro è qualcosa di enorme. Il trionfo di uno lo si sente proprio come se facesse un po’ parte di te, ma quando si parla di dolore lo si riceve tutti insieme e si soffre uno affianco all’altro senza sconti di alcun tipo.
Matteino ti voglio bene te ne vorrò sempre!”
Ma anche che non si esprime con un post, ha pensieri per il l’amico e per la sua famiglia. E sono decine di migliaia le condoglianze ricevute dalla Federazione, da appassionati, da campioni come Lindsey Vonn, Alexander Kilde e tantissimi altri, e da moltissime Federazioni nel mondo.
A tutti va il ringraziamento della Federazione Italiana Sport Invernali.